rognosa come un gatto del colosseo, convinta a passare il capodanno chiusa in casa mangiando una scatola di friskies, mi lascio convincere ad andare in montagna.
ringhio, rapace e gorilla hanno affittato un appartamento in trentino e mi solletica l'idea di aggiungere un gatto rognoso a questo zoo.
il capodanno in se' è stato tranquillo e carino, ma la cosa strepitosa è avvenuta l'1 gennaio.
gorilla giò si propone come insegnante di snowboard e io mi butto a culo in giu' sulle piste. troppo bello! mi sono letteralmente innamorata. è la stessa sensazione che ho provato la prima volta che ho messo piede su una barca a vela. no forse non è stata esattamente la stessa sensazione, perche' in barca a vela io ci vivrei, mentre su uno snowboard non ci vivrei, pero' è stato veramente bello. 
che poi bisogna essere masochisti per trovare bello cadere in continuazione e riempirsi di lividi. e allora forse sono masochista.
per la prima discesa, una misera pista blu di pampeago, ci ho impiegato un'ora. era tutta colpa del piede. avevo il destro davanti perche' tutti i test dicevano che ero destra, ma invece ero sinistra. contraddittoria come al solito. la seconda discesa invece col piede sinistro davanti ci ho messo 55 minuti. che è un gran successo eh!
http://tinyurl.com/brajg 
pero' se l'1 gennaio è stato un colpo di fulmine, il 5 mi sono accorta veramente di essere irrimediabilmente persa.
andiamo a bellamonte. non mi reggo in piedi. prendo in continuazione delle gran botte e casco ogni mezzo metro. gorilla mi guarda e commenta: non sei riuscita a fare nemmeno una curva. e intanto cresce in me il nervoso per non riuscire a fare una cosa che vorrei fare. e casco e casco e casco e mi viene il magone e caccio gorilla che non riesco a concentrarmi se c'e' lui che mi osserva e commenta i miei voli.

mi calmo un pochino e pian pianino, molto pian pianino, pianin pianissimissimo, riesco a tornare all'inizio delle piste, riuscendo anche quasi a finire in un torrente....ma l'importante è che anche da sola ce l'ho fatta!
mi aggrappo al braccio del primo snowboarder che capita e riprendo la seggiovia fino in cima in cima, che se salgo da sola in seggiovia poi mi spatascio nella discesa. raggiungo gli altri e facciamo un po' di sano baiting (termine coniato da luca, che sta ad indicare il passaggio da una baita all'altra in cerca di rifugio, calore e grappa).

alla fine del baiting risaliamo in cima alla montagna e questi pazzi scatenati mi portano sulla nera. ho fatto un ottimo lavoro di culo e lamine e ho raspato tutta la neve della pista a valle. ci sono riuscita. ho i muscoli a pezzi, le caviglie distrutte, ma ci sono riuscita.
e il bello deve ancora arrivare...
prendiamo l'ultima seggiovia della giornata e andiamo in cima alla montagna, dove luca e i suoi amici matti hanno sepolto nella neve 2 bottiglie e un panettone. sciabolano le bottiglie e il panettone con le lamine della tavola, brindiamo alla neve e al sole e iniziamo la discesa.

è stato BELLISSIMO!!!
essendo particolarmente imbranata e lenta, ero l'ultima sulla pista. non c'era piu' nessuno. ero come raffaella carra' con i suoi boys, spalleggiata da gorilla e da rapace. avevo pure un poliziotto dietro di me che doveva chiudere la pista. dopo un'ora si è stufato e se ne è andato dicendo ai miei boys di prendersi cura di me...
soli in cima alla montagna, col sole infuocato che accendeva le dolomiti di rosso, e io ero li' e l'ho visto ed era mozzafiato e se solo non mi avesse fatto cosi' male il sedere sarebbe stato il tramonto piu' bello della mia vita e avevo un senso di meraviglia come quando vedi il mare arrabbiato, o quando vedi un elefante nella savana e ti rendi conto che chi le ha create tutte queste cose, chiamatelo come volete, deve essere un gran figo.