Tuesday, November 6, 2012

l'arte informale

Come cambiano i passatempi!
Un paio di anni fa, in occasione del ponte dei morti, sarei stata forse invitata all'interlaghi, sarei andata a talamone con Fricolo o avrei accompagnato gioz in liguria per un allenamento pre regata. 
Dopo avere affidato il prodierino alla nonna sono riuscita a dedicare un'oretta a qualcosa di vagamente nautico: ho aiutato gioz a preparare Fricolo Family per il letargo invernale. Abbiamo disarmato, piegato, insaccato, arrotolato e ricoperto tutto per benino. Fine della mia attività nautica.
Ora la mia vera passione è la pittura!
Prodierino ed io ci siamo immersi nel meraviglioso mondo dell'Arte informale ovvero una serie di esperienze artistiche, sviluppate soprattutto negli anni '50, che hanno una fondamentale matrice astratta.
La caratteristica dell’Arte Informale è di essere contraria a qualsiasi forma, non solo nell'immagine visiva, ma anche nella mente dell'artista.
Il rifiuto della "forma" era già un concetto dell'Arte Astratta
, che ritrae gli oggetti senza rispettarne le forme ed i colori, rimanendo pur sempre forme.
L'Arte Informale, dà all'artista la possibilità di creare immagini nuove.
Alcuni componenti della Corrente Informale realizzano una pittura d'azione, in cui il colore è steso con gesto istintivo, quasi violento, altri inventano la pittura segnica, fatta di motivi e segni che si richiamano a caratteri di scritture inventate.
Insomma per farla breve ho passato il ponte a cercare (e sottolineo cercare) di impedire a prodierino di aderire alla Corrente Informale realizzando una pittura d'azione con gesti istintivi e violenti sulle pareti di casa con lo spazzolone del water.



Friday, October 26, 2012

erbacce

Oggi sono passata di qui a controllare se era tutto a posto. Un po’ di polvere accumulata negli angoli e qualche erbaccia nell’orto. Ho spolverato, strappato le erbacce e dato da bere alle ortensie.


Per il resto mi sembra tutto tranquillo.

Ho deciso di abbandonare il blog per questi due anni perche’ cose troppo grandi stavano succedendo nella mia vita e non avevo ne’ il tempo ne’ la voglia di scrivere.

In barca ci vado pochissimo. Non ricordo piu’ quale sia stata la mia ultima regata. Forse in snipe. Bho, non so.

Le regate non mi mancano quasi mai. A volte invece sì. Se guardo col binocolo la flotta di contender a un minuto dalla partenza allora mi sale l’adrenalina e vorrei essere la’ in mezzo. Poi vengo richiamata all’ordine da un UAUA e da una manina cicciottella che mi tira. E la voglia di regate passa e giocare a incastrare delle formine mi sembra la cosa piu’ divertente del mondo.

A volte andiamo su Fricolo family e ci divertiamo tutti moltissimo. Leghiamo il prodierino nel passeggino e il passeggino nel pozzetto e poi partiamo all’avventura. Gio timona, io sto alle scotte e il prodierino guarda le onde e gioca con la scotta randa. Quest’estate abbiamo anche fatto provare al prodierino l’ebbrezza del quasi naufragio. Niente vento e motore rotto. Ho imparato che non si esce MAI e poi MAI in barca senza la il corretto equipaggiamento di sicurezza: un pacchetto di biscottini in borsa va messo sempre .

Forse tra un paio d’anni scrivero’ del ritorno di frappe’ de folie in regata, prima di allora spero di aggiornare il blog con amenita’ varie perche’ scrivere mi manca. Oppure ritorno tra 2 anni a strappare le erbacce dall’orto e a fare la polvere negli angoli!