Tuesday, May 11, 2004

Trofeo Pirelli 2004


Agitazione, agitazione, sono le 9 di sera di giovedi. Sono sulla banchina di Santa Margherita Ligure, ci sono barconi dappertutto, non c’e’ vento, c’e’ nuvolo. Dopo avere fatto training autogeno e avere scaricato un po’ di tensione camminando in su e in giu’ come una forsennata, vado alla macchina e inizio a cambiarmi. Sono li’ sul marciapiede in mutande e stivali (che detta cosi’ sembra che non mi stessi preparando per una regata ma che stessi facendo altro…). Si avvicina un tipo, una faccia gia’ vista. Si ferma li’ e inizia a parlare con Michele, un mio compagno di equipaggio. Parlano di dentisti, poi Michele domanda allo sconosciuto "su che barca sei?", lo sconosciuto risponde "orlanda" e io lo guardo alzando un sopracciglio come a dire: "che culo, come hai fatto a trovare quell’imbarco??". Lo sconosciuto se ne va. Ecco a chi assomiglia: è uguale a Tom Hanks!!! Ma sei scema Lu? E’Chieffi! Iniziamo bene, con tutto sto vippume in giro e io confondo Chieffi con Tom Hanks...
Fermento in banchina. Siamo pronti? Molliamo gli ormeggi e ci dirigiamo verso la linea di partenza. Calma non piatta. Niente vento ma onda lunga e fastidiosa. Ore 11. PUM. Partiti. Andiamo fuori, lontani dalla costa. Magari troviamo un po’ d’aria. Scelta giusta. Dopo un paio d’ore iniziamo a fare sul serio. E’ uscita la luna, e’ una splendida nottata. Cullata dalle onde mi appisolo appesa alle draglie. I ragazzi sono simpatici, mi risveglio al suono delle loro risate. Passano le ore, aumenta l’aria. Ora si balla davvero. Queste onde non le avevo mai viste. Alle 4 di mattina il francese inizia a stare male. E’ bianco come un fantasma. E le ondone continuano. All’alba arriviamo a girare il Tino sotto spi, delle gran belle surfate. Girato il tino inizia una bolina difficile. Sotto spi ho avuto paura di andare a fare compagnia al francese. Distraggo l’attenzione dal mio stomaco e mi godo le onde. Alte, lunghe e verdi. Sono divertentissime. Inizio a ridere come una pazza a ogni onda in faccia. Io rido e il francese vomita. Io rido e il francese continua a vomitare. Io rido e il francese rantola. Io rido e il francese e’ in preda alle convulsioni. Cazzo rido? Inizio a preoccuparmi seriamente, siamo in mezzo al mare con una bella libecciata e in alcuni momenti il francese non respira dalle convulsioni e pare stia per tirare le cuoia. E vai di bolina e vai e vai. Verso le 9.30 sento una battuta divertentissima venire da poppa, mi volto e il francese mi sorride, e’ rinato!!! Posso godermi la fine della regata tranquilla. Arriviamo verso le 11, insieme a Vascotto. Uau! 7 overall in compensato e 2 di classe. Siamo contenti. Arrivati in porto andiamo al tendone a riposarci e rifocillarci. Il francese mangia 4 piatti di pasta, sembra non avere il fondo! Passo il pomeriggio e la serata a godermi il mare, le barche e il vippume. A casa del tailer a portofino a rilassarci un po’. Arrivano i testimoni di geova. Il francese apre la porta, prende l’opuscolo e per sbolognarli senza troppi convenevoli ringrazia e dice che lo dara’ al padrone di casa. I testimoni di geova: "noi non cerchiamo il padrone di casa, noi cerchiamo anime" il francese: "la mia anima l’ho lasciata al largo del Tino"
Sabato un bastone pietoso con onda morta e poco vento. Ovviamente il vento arriva tardi. Avrebbero potuto fare una seconda prova ma non e’ stato cosi’ e non so perche’. In barca eravamo tutti molto nervosi. Siamo andati male. 30 o giu’ di li’. Colpa nostra, nessuna scusa.
Sabato pomeriggio due passi a Portofino, prosecchino in piazzetta di fianco a Giovgio Avmani. Ci sono anche i paparazzi. Meno male mi sono messa un filo di mascara va! Cena al solito tendone, dopocena in un locale a Santa. All’inizio sono un po’ spaesata. Ci sono supervelisti e supergnocche ovunque. Possibile siano tutte bionde? Possibile portino tutte le 42? Possibile abbiano tutte delle tette marmoree? Mi metto in un angolino col mio mohito. Di fianco a me l’ equipaggio di edimetra. triestini simpaticissimi. Finito il mohito mi prendo un cuba. Finito il cuba mi trovo sul tavolo a ballare coi triestini. Finito il secondo cuba mi dicono che "sembro una dei muli" che quando me l’hanno detto non sapevo se era un’offesa o un complimento. Era un complimento!
La mattina dopo rintronata dal sonno, arsa dall’alcol e dal tabacco, salto in barca per l’ultima prova. C’e’ un bel vento teso. Appena usciti dal porto si sente un botto. Si rompe il grillo che tiene il bozzello del rinvio della randa. Il bozzello parte e colpisce in testa Adriano. Visto cosa e’ successo recentemente non faccio commenti sulla fortuna che ha avuto adriano. La regata non prevede grandi tattiche. Bisogna solo fare correre la barca. Vince chi va piu’ veloce. Facciamo delle belle manovre, andiamo bene, ma finiamo cmq 25 overall e 8 di classe. Non credo avremmo potuto fare molto di piu’ perche’ non abbiamo sbagliato praticamente niente. Sono contenta: è stata una bellissima regata indipendentemente dal risultato.
Premiazioni: ha vinto Tom Hanks. Anche Vasco fa incetta di coppe. Non ho vinto la mini.
Morale: inizia a piacermi il mare