Tuesday, May 3, 2005

surfing Ireland


sono in irlanda a trovare matteo. sabato mattina ci svegliamo con i postumi di una serata divertentissima, di quelle un po' selvagge che non passavo dai tempi dell'universita'. un giro per locali, ci imbottiamo di beamish e di murphy's, e poi a fare la lap dance con una biondina che ci prova in maniera sfrontata (ci prova con me, non con matteo!!!)... e poi barcolliamo verso casa... e la mattina dopo ci si sveglia con una bocca impastata e la lingua non sembra fatta di carne ma di moquette....saltiamo in macchina e guidando contromano (contromano per me non per tutti gli altri) andiamo al mare che qui non e' mare ma e' oceano. quell'oceano che un giorno spero di potere attraversare in barca a vela...la giornata e' uggiosa, tipicamente irlandese, ma mi ricorda tanto la milano-laghi in inverno, con una nebbia talmente fitta da potere essere tagliata con un coltello o, come dicono qui, da sembrare una zuppa di piselli. arriviamo a inchydoney, una micro-hyeres irlandese. Colum ci aspetta col suo furgone carico di tavole da surf da onda. fa un freddo polare ma la voglia di buttarsi in acqua e' troppa. ci vestiamo da capo (con anche un elegantissimo copricapo di neoprene) a piedi e mi sento un vero sex symbol con la muta che mi schiaccia le poppe e il culo e mi evidenzia la pancia. vabbe' pure matteo sembra un pinguino, ma non glielo dico che magari si offende e poi mi molla in mezzo a una torbiera.... portiamo le tavole in spiaggia e gia' sono stanca. uff... proprio fuori forma....



l'istruttore ci fa una brevissima spiegazione su quello che andrebbe fatto e ci buttiamo in acqua. bisogna sdraiarsi sulla tavola e trovare il giusto equilibrio, non troppo avanti ne' troppo indietro, aspettare l'onda e cercare di prenderla e surfarla da sdraiati il più possibile. Dopo un primo ribaltone in cui vengo un po' frullata riesco a trovare il giusto equilibrio e inizia la supino-surfata. E' divertentissimo, mi sembra di stare al luna park!!! sembriamo dei bambini che giocano coi cavalloni. Matteo e' bravo e salta sulla tavola e riesce anche a starci in piedi! io no... l'istruttore ci richiama in spiaggia e ci mostra il giusto modo di saltare in piedi sulla tavola. deve essere un unico movimento. una spinta che parte dalle braccia e hop ti ritrovi in piedi, una flessione poderosa che ti tira su. io non riesco manco a farle le flessioni, come posso pensare di ruscire a saltare in piedi sulla tavola? ci provo e ci riprovo e proprio non mi riesce...rientriamo in acqua. provo a prendere un'onda e quando sento di avere il giusto equilibrio provo a saltare su. mi ribalto e mi finiscono nei bronchi quei 2-3 litri di acqua che mi tagliano il fiato per 5 minuti. prova e riprova alla fine non ottengo alcun risultato se non stancarmi ancora di piu'. mentre matteo sfoggia l'abilita' di un kelly slater in erba, io niente. l'istruttore, mosso a pieta', mi incita e mi sprona a usare tutte le mie energie nella giusta direzione. e alla fine con lo stile di un'otaria del circo togni riesco a salire sulla tavola per 2 secondi! le 2 ore della lezione sono finte. sono distrutta ma felice.