Tuesday, January 10, 2006

snowboard


rognosa come un gatto del colosseo, convinta a passare il capodanno chiusa in casa mangiando una scatola di friskies, mi lascio convincere ad andare in montagna.
ringhio, rapace e gorilla hanno affittato un appartamento in trentino e mi solletica l'idea di aggiungere un gatto rognoso a questo zoo.
il capodanno in se' è stato tranquillo e carino, ma la cosa strepitosa è avvenuta l'1 gennaio.
gorilla giò si propone come insegnante di snowboard e io mi butto a culo in giu' sulle piste. troppo bello! mi sono letteralmente innamorata. è la stessa sensazione che ho provato la prima volta che ho messo piede su una barca a vela. no forse non è stata esattamente la stessa sensazione, perche' in barca a vela io ci vivrei, mentre su uno snowboard non ci vivrei, pero' è stato veramente bello.
che poi bisogna essere masochisti per trovare bello cadere in continuazione e riempirsi di lividi. e allora forse sono masochista.

per la prima discesa, una misera pista blu di pampeago, ci ho impiegato un'ora. era tutta colpa del piede. avevo il destro davanti perche' tutti i test dicevano che ero destra, ma invece ero sinistra. contraddittoria come al solito. la seconda discesa invece col piede sinistro davanti ci ho messo 55 minuti. che è un gran successo eh!

http://tinyurl.com/brajg


pero' se l'1 gennaio è stato un colpo di fulmine, il 5 mi sono accorta veramente di essere irrimediabilmente persa.
andiamo a bellamonte. non mi reggo in piedi. prendo in continuazione delle gran botte e casco ogni mezzo metro. gorilla mi guarda e commenta: non sei riuscita a fare nemmeno una curva. e intanto cresce in me il nervoso per non riuscire a fare una cosa che vorrei fare. e casco e casco e casco e mi viene il magone e caccio gorilla che non riesco a concentrarmi se c'e' lui che mi osserva e commenta i miei voli.
mi calmo un pochino e pian pianino, molto pian pianino, pianin pianissimissimo, riesco a tornare all'inizio delle piste, riuscendo anche quasi a finire in un torrente....ma l'importante è che anche da sola ce l'ho fatta!
mi aggrappo al braccio del primo snowboarder che capita e riprendo la seggiovia fino in cima in cima, che se salgo da sola in seggiovia poi mi spatascio nella discesa. raggiungo gli altri e facciamo un po' di sano baiting (termine coniato da luca, che sta ad indicare il passaggio da una baita all'altra in cerca di rifugio, calore e grappa).

alla fine del baiting risaliamo in cima alla montagna e questi pazzi scatenati mi portano sulla nera. ho fatto un ottimo lavoro di culo e lamine e ho raspato tutta la neve della pista a valle. ci sono riuscita. ho i muscoli a pezzi, le caviglie distrutte, ma ci sono riuscita.
e il bello deve ancora arrivare...
prendiamo l'ultima seggiovia della giornata e andiamo in cima alla montagna, dove luca e i suoi amici matti hanno sepolto nella neve 2 bottiglie e un panettone. sciabolano le bottiglie e il panettone con le lamine della tavola, brindiamo alla neve e al sole e iniziamo la discesa.
è stato BELLISSIMO!!!
essendo particolarmente imbranata e lenta, ero l'ultima sulla pista. non c'era piu' nessuno. ero come raffaella carra' con i suoi boys, spalleggiata da gorilla e da rapace. avevo pure un poliziotto dietro di me che doveva chiudere la pista. dopo un'ora si è stufato e se ne è andato dicendo ai miei boys di prendersi cura di me...
soli in cima alla montagna, col sole infuocato che accendeva le dolomiti di rosso, e io ero li' e l'ho visto ed era mozzafiato e se solo non mi avesse fatto cosi' male il sedere sarebbe stato il tramonto piu' bello della mia vita e avevo un senso di meraviglia come quando vedi il mare arrabbiato, o quando vedi un elefante nella savana e ti rendi conto che chi le ha create tutte queste cose, chiamatelo come volete, deve essere un gran figo.

2 comments:

Giovanni Bonzio said...

commento tecnico: col baiting sei già a tuo agio, una vera veterana... con la tavola come ti dicevo fin dall'inizio ci vuole ancora qualche ora di culate e ginocchiate ma sei sulla buona strada...
gio

ErreBì said...

Ahahahaah, originale il "Baiting", è un termine che non conoscevo nonostante i miei due lustri sulla tavola :)))

Criticherei chi ti ha condotto su una nera, immagino però ti siano stati accanto.

Ho scelto come te di passare il primo gennaio 2006 sulla neve, è per questo che forse mi sento di scrivere.

Mi permetto di segnalarti un racconto, il mio... che lascia ben intendere dove potrà portarti la bellissima strada che hai appena intrapreso.
http://elucubro.blogspot.com/2006/01/happy-snowboard-and-happy-new-powder.html

Lo snowboard è vita, in bocca al lupo!!!