Friday, February 10, 2006

la tartaruga

a mezz'ora di navigazione da quell'orrore di cancun si sbarca su un'isola che sembra il paradiso terrestre... isla mujeres, l'isola delle donne... che uno si immagina un'isola piena di bonazze stese a prendere il sole, e invece si chiama cosi' perche' tra il 500 e il 1550 d.C. l'intera isola era un santuario della Dea Ixchel, dea della luna e di un sacco di altre cose... con tutto il rispetto questa Ixchel non è che fosse un fiore di donna: assomigliava un po' al Virgilio, il pastore che portava le mucche al pascolo nel prato di mio papa'... si direi che hanno lo stesso naso di profilo.

Vabbe', comunque quando è arrivato Francisco Fernández de Córdoba nello Yucatan che poi non è Yucatan ma Quintana Roo, ma qui in Italia tutti lo chiamano Yucatan anche se lo Yucatan è piu' a est e oggi ho voglia di fare la maestrina e puntualizzo tutto... comunque Francisco va in esplorazione sull'isola e trova un santuario con una rappresentazione della Dea Ixchel con un mucchio di donne, e da qui il nome dell'isola.

oggi la sintesi non è il mio forte. e nemmeno la sintassi.

comunque... non era di questo che volevo parlare ma mi sono fatta prendere la mano...

Ordunque... non ho mai detto ordunque, ma qui ci stava proprio bene che quasi quasi lo ripeto.
ORDUNQUE, quando sbarchi su isla mujeres, vieni assalito da un sacco di persone che cercano di venderti i tour dell'isola con pranzo al sacco, visita della barriera corallina, gita all'acquasplash, ti portiamo pure a vedere lo squalo che dorme e lo puoi toccare, e poi ti diamo da bere la tequila e ti diverti e spendi solo 50 US$, su dai dai vieni con noi che ci divertiamo!
ecco, questi individui vanno aggirati e bisogna invece salire sulla corriera e chiedere all'autista di lasciarti giu' in prossimita' della tortugranja. tortugranja è un termine che nasce dalla fusione di due parole: tortuga (tartaruga) + granja (fattoria). insomma la tortugranja è il paradiso nel paradiso: una "fattoria" di tartarughe marine, un centro di protezione, vedi un sacco di tartarughine appena nate che in natura rischierebbero di venire ingoiate in un sol boccone dal primo gabbiano che passa, e invece passano qualche tempo nella fattoria fino a che diventano abbastanza grandine per potersela cavare da sole e tirare una pinnata contro un eventuale aggressore.
Sono rimasta particolarmente colpita da Conchita... non so se si chiamasse veramente Conchita, ma Conchita suona bene quindi per me è Conchita.
Conchita è ammalata, molto ammalata, in pratica è paralizzata... l'hanno trovata cosi'... non si sa cosa le sia successo... ed è un casino essere paralizzati in natura... soprattutto quando devi riemergere per respirare.
alla fattoria si prendono cura di lei. abita in una vasca con poca acqua, cosi' che non annega se viene lasciata sola, e ogni giorno, piu' volte al giorno la portano nel mare a nuotare. è sempre accompagnata da qualche bellimbusto quella furbetta della Conchita... e il bellimbusto di buon cuore l'aiuta a galleggiare, la spinge a destra e a sinistra simulando una nuotata, la fa immergere e la fa risalire, la fa giocare e le fa mangiare le piante acquatiche.... si prende amorevolmente cura di lei.

ultimamente sono stata un po' come Conchita e ieri un bellimbusto mi ha aiutata a venire a galla e a respirare.
grazie gio'

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