Thursday, February 26, 2009

letame, danimarca e buddy

si insomma, è passato un carretto carico di letame e l'ha scaricato proprio qui sulla mia scrivania, per cui ho passato tutto questo tempo a spalare e a spalare e a spalare e finalmente ho ritrovato la via per il blog.

nessuna novita'.

fine del post


scherzo!!!!

non scherzo sul fatto che non ci siano novita', ma il post non finisce qui.

la mia attivita' velica langue. l'unica cosa che sto facendo che abbia minimamente a che fare con la vela è cercare un posto dove dormire a Sonderborg, dove ci saranno i mondiali di contender a luglio e dove io andro' a fare le vacanze. spero ovviamente in un passaggio sul gommone di appoggio. altrimenti faro' dei bei giri in bici. e se piove leggo. basta libri giapponesi pero' che ne ho appena finito uno che era altamente narcolettico.
ora sto leggendo un libro sulla vita di leonardo da vinci. e gio legge sailing smart di buddy melges, e io devo aiutarlo nel capire l'inglese. quindi è come se lo leggessi pure io. vi dico cosa racconta il signor buddy:
- allenarsi fisicamente che perdere una regata per stanchezza fisica è inaccettabile. una lezione di step a settimana non credo sia sufficiente
- ogni qualvolta se ne abbia l'occasione girare il collo come un'oca per abituarsi a guardare dietro
- non indossare i guanti in barca che la barca la devi sentire attraverso il timone e le scotte. per facilitare questo compito passare le serate a strofinarsi i palmi delle mani su delle corde cosi' la pelle della mano diventa bella dura e i guanti perdono ogni significato.
- non indossare indumenti con maniche lunghe per potere sentire il vento con la pelle del corpo. tutti congelati, signor buddy.
- non indossare la muta che impedisce i movimenti, ma indumenti caldi e poi mettersi una cerata monopezzo proprio come quella anni '70 che ho scovato nella cantina di casa gioz. e pensare che io volevo buttarla via... stolta che non sono altro!
- la preparazione di una regata regionale prevede che, oltre ai fine settimana, ogni pomeriggio dopo l'ufficio si vada in barca. se lavori a monza la vedo dura. potrei provare sul canale villoresi ma disalbererei a ogni ponte.
- quando sai qualcosa piu' dei tuoi avversari devi raccontarglielo, devi condividere le tue conoscenze, altrimenti le vittorie non hanno lo stesso valore. io condivido con voi le mie misere conoscenze, come sono brava.

altro non so. non appena sapro' altro ve lo comunichero'. perche' io valgo. e anche le mie vittorie.

3 comments:

Eric Van Cram said...

che tu valga è incontestabile :)

frappé de folie said...

e le mie vittorie?

Anonymous said...

Arriveranno anche quelle