Monday, June 22, 2009

Trofeo dei 4 Venti

Lo so, lo so, sono una lamentina.
Mi lamento quando c’e’ vento.
Mi lamento quando non c’e’ vento.
Mi lamento quando c’e’ onda.
Mi lamento se fa freddo.
Mi lamento se fa caldo.
Oggi mi lamento perche’ non mi ricordavo che stare 4 ore seduta in barca fa terribilmente male alle chiappe. Credo mi si sia formata la tipica callosità ischiatica dei babbuini. Le donne sognano di avere il sedere da brasiliana e mi ritrovo invece con un sedere da babbuino.
Pero’ mi sono divertita tanto a svegliarmi alle 6,30 di domenica mattina per farmi il sedere a babbuino. Strano sport la vela …

Trofeo dei 4 venti, LNI di desenzano.

Decidiamo di andare sabato pomeriggio, d’impulso. Andiamo? Si ok, finisco di stirare e partiamo. Finisco di stirare e il cielo si scatena in uno spettacolo di fulmini impressionante. Andiamo lo stesso? Sì ok andiamo.
Carichiamo tutto, riempiamo all’inverosimile le ciotole dei gatti e via.
Arriviamo in lega che gia’ stanno cenando. Quante derive!!! E’ proprio un bel circolo e c’e’ una bella atmosfera di festa.
Ci accoglie steven, armiamo velocemente fricolo e ci iscriviamo. Non ci uniamo alla festa, ma andiamo a cena dalla nonna tilde, e poi a letto presto che domani c’e’ il briefing alle 7.30.
a che ora??
7.30
Eh?
7.30
Ah.

Sveglia alle 6.30 mangiamo chili e chili (o si scrive kili?) chilogrammi e chilogrammi (taglio la testa al toro, viva il toro, povero toro) di pane e marmellata e osserviamo compiaciuti un bel pelerino dalla finestra.
Corriamo in lega per scoprire amaramente che il pelerino ce lo siamo immaginato.
Armiamo la barca sotto gli sguardi dei ragazzi del 420 che guardano perplessi la nostra deriva made in acciaierie Falck che brilla sotto i raggi del sole. Altro che plastica e carbonio!!! Questi ragazzi moderni non hanno idea di cosa significhi sollevare 12 kg di deriva (disse nonna abelarda).
Briefing e via, 67 barche in acqua.
Noi ci siamo tutti. Manca solo il vento.
Dopo poca attesa arriva uno sbruffettino di vento che ci permette di partire.
Attimi di confusione. Da che parte si parte? E la boa del disimpegno dove la si lascia?
Fortunatamente sulla nostra barca c’e’ sempre qualcuno che sa tutte le risposte.
Nella fretta ci siamo dimenticati a casa due cose da nulla: orologio e portabussola.
Malgrado il countdown spannometrico riusciamo a partire bene e a sgommare verso la boa di disimpegno e poi via sereni verso Padenghe. Gli skiff partono a razzo e noi non skiff seguiamo un po’ meno a razzo.
Giriamo la boa di Padenghe in ottima posizione per essere dei non skiff. Alla boa c’e’ un sub che ci fa le foto. Chissa’ come viene bene la nostra deriva delle acciaierie Falck da sotto!
Il vento cala. Un 420 ci passa a suon di pompate. La boa di Moniga pare lontanissima e il FJ pare avvicinarsi sempre piu’.
Giriamo sempre bene la boa di Moniga e via al traverso. Tangoncino e giu’ verso il castello di Sirmione. Oh com’e’ largo questo lago da attraversare. Resistiamo, tallonati dal FJ. A poche decine di metri dalla boa di Sirmione il vento cala e il FJ ci passa e si allunga. Loro girano la boa e noi siamo li’, rivettati sull’acqua.
Gli skiff sono gia’ al traguardo, hanno disarmato le barche, fatto la doccia e stanno bevendosi una birra ghiacciata. Noi senza vento siamo fuori dai giochi.
Ohhhhhhh disperazione. Ma, come dice buddy, never give up. Riusciamo a girare la boa ma il FJ ha virato ed e’ gia’ lontano.
Gio preferisce non virare, spera in un bell’ander. Speranza vana. L’ander non arrivera’ mai. Arrivano degli strani giri di vento che ci fanno fare virate inutili e che ci stanno portando all’esasperazione. Il FJ e’ abbastanza fermo, noi ci muoviamo in tondo. D’un tratto arriva un venticello che sospinge sia noi che il FJ all’arrivo.
Dai che ce la facciamo!!!
Ce l’abbiamo fatta?
Bho, tu cosa dici?
Non so.
Nemmeno io so.
Ho male al sedere.
Anche io.

In fila davanti al pentolone della pasta incontriamo l’equipaggio del FJ che ci fa i complimenti. Allora significa che ce l’abbiamo fatta a passarli!
Allora significa che avere un timoniere che ha passato l’infanzia e l’adolescenza a cercare bavette d’aria nei canneti del basso Garda ha un senso!
Allora anche questo mal di sedere ha un senso!
Andiamo a vedere le classifiche ed effettivamente li abbiamo passati di 2 soli secondi. Dopo 4 ore di regata. Pero’ in compensato ci hanno battuti. Cosi’ siamo contenti tutti e quattro.

La regata e’ stata vinta da Giovannelli e Barziza sul 49er, noi siamo arrivati 12mi (credo) in tempo reale e 10mi (credo) in compensato. Tantissimi ritirati.
Alla premiazione c’erano anche ricchi premi e cotillons a sorteggio. Abbiamo vinto un buono acquisto di 50 euro in un negozio di nautica. Mi comprero’ dei pantaloncini imbottiti sul sedere...


risultati, commenti e foto:
http://trofeodei4venti.blogspot.com/
http://derivedelbassogarda.blogspot.com/

2 comments:

staff trofeo dei 4venti said...

lo spirito di FRICOLO e' quello giusto!! il post di Lucia e' da prima pagina..

frappé de folie said...

ma grazie!