Friday, May 12, 2006

inchini

io mi sono stancata di questa mania tutta italiana di tirarsela fino all'inverosimile.

uno fa una manciata di esami in una qualsiasi università riuscendo a malapena a raggiungere il 18, dopo 4 anni fuoricorso si laurea e cambia il suo atteggiamento verso il mondo intero: incornicia il foglietto di carta in una cornice dorata, l'appende in bella vista dietro alla scrivania e improvvisamente è diventato DOTTORE. e dottore di qui e dottore di la' e dottore buongiorno e dottore come sta? e il dottore vuole un caffe' e il dottore vuole un taxi e il dottore non sa piu' comporre un numero di telefono e il dottore ha bisogno della segretaria (che sarei io, che tra l'altro sono dottora pure io ma a me chiama lucia, non mi chiama dottora) perche' deve fare vedere al mondo intero che è dottore importante segretariamunito. che poi non usa piu' dire segretaria, si dice assistente, pero' alla fine sempre il caffè faccio.
e la crisi isterica e la conseguente overdose di xanax mi viene quando il dottore incontra il professore. ed è una spataffiata di inchini che sembra di essere in centro osaka, esimio, eccellente, gentilissimo, egregio.
per non parlare di quando il professore è stato nominato cavaliere allora gli inchini sono diventati sempre piu' profondi, da colpo della strega e stiramento dell'anca

ma come ho fatto a finire qui?

a me l'unico inchino che piace è questo:

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