Friday, June 16, 2006

Annapolis - day 4 & 5

Annapolis - Day 4

Proviamo le barche.

Le prove dovrebbero iniziare alle 3, ma accettiamo la presenza di un giornalista in barca per cui ci abbuonano 1 ora e possiamo uscire alle 2.
Purtroppo il giornalista non si presenta e ciondoliamo per un’ora in attesa dell’orario ufficiale di prova barche.
Fa un caldo torrido.
Non credevo che questa parte degli Stati Uniti fosse cosi’ calda. Sembra di essere in florida piuttosto che nel Maryland.

Armiamo il nostro J22 e usciamo. Facciamo qualche manovra insieme alla Baylis e ci va via. Porca l’oca.
Il tangone non mi piace. Ha 2 cordini distinti per aprire le varee e non ne ho mai usato uno cosi’.
Manovriamo un po’, discutiamo un po’ tra di noi, forse siamo un po’ tese per l’emozione oppure un po’ stanche per il fuso.
Sfruttiamo tutte le 3 ore di allenamento che abbiamo a disposizione e cerchiamo di capire come funzionano le maree. A bogliaco non siamo molto abituate alle maree. Al massimo alle onde del traghetto che va a Riva…

Nel tardo pomeriggio, a barche disarmate, briefing con gli umpire. Elena e laura vanno a casa a farsi una doccia, lorenza ed io rimaniamo al circolo e aspettiamo il briefing. Intanto ci beviamo una sprite. Che strano. Non c’e’ nessuno. Ma che strano. Non c’e’ proprio piu’ nessun equipaggio.
Alla fine chiediamo alla mitica Ann Borland, una delle organizzatrici dell’evento, e ci informa che il briefing è annullato. Appuntamento a domani.

Andiamo a casa cotte dal sole e dalla stanchezza
La famiglia ci prepara una tipica cenetta americana a base di tortine di granchio (SLURP!!!) e pannocchie di granoturco. Secondo me insieme alle pannocchie dovrebbero portare del filo interdentale. Il 75% circa della pannocchia mi rimane tra gli incisivi.

A nanna presto che da domani si fa sul serio

Baylor ciccione fa la cacca in camera di lorenza


Annapolis – day 5

Arriviamo alle 7 al circolo. Ci accolgono delle signore, che da ora in avanti chiameremo signore del tostapane, che ogni mattina puntuali arrivano al circolo col loro tostapane, con kg di pane, con litri di latte, con frutta, nutella, marmellata, formaggio, yogurt e ci sfamano come delle mammine premurose.
Magno tutto quello che vedo, tanto mi hanno gia’ pesata e mi sono gia’ rassegnata al mio nuovo peso da piu’ di un quintale e mezzo

Briefing

Tutte in acqua.

Ho ufficialmente paura.
Ora non ricordo bene come sono andate le cose, quindi non entrero’ molto nel dettaglio e probabilmente faro’ confusione

Primo volo contro la Baylis. Una decina di nodi d’aria. Perdiamo senza possibilita’ di appello. Non facciamo errori, siamo abbastanza pulite e a mio giudizio facciamo le cose abbastanza bene ma lei va piu’ forte. abbastanza bene non e’ abbastanza per un grado 1.
Come scusante posso dire che pesano 30kg piu’ di noi e in queste condizioni si sentono tutti.
Comunque e’ brava. Caspita se e’ brava.

Secondo volo contro la Conti. Sbagliamo la partenza. Una cavolata del regolamento che avremo visto 10 volte su carta. Ora l’abbiamo vista pure sull’acqua e non la ripeteremo mai piu’. Partiamo dietro e rimaniamo dietro. Perdiamo ma dignitosamente.
Il morale e’ a nella fossa delle marianne

Terzo volo contro Capozzi. Partiamo dietro e rimaniamo dietro. L’unica soddisfazione è che ad ogni match che perdiamo il distacco che ci danno e’ sempre minore. Tempo altri 5 mesi e forse ne vinciamo una.
Il morale e’ morto

Quarto volo contro la Fisher. Vinciamo! Yeppa yeppa yeppa!
Ultima poppa abbasta combattuta.
Sono contenta
Siamo contente
Adesso vi facciamo vedere noi di che pasta siamo fatte

Finisce il vento.
Restiamo a ciondolare sull’acqua per un paio d’ore
Torna un po’ d’aria e riprendiamo coi voli

Quinto volo contro Spithill (si quella li’, la sorella di quello la’). Ecco! Avete visto di che pasta siamo fatte? Pastafrolla! Perdiamo!

Sesto volo contro Pilley-Lovell. E qui succede tutto quello che puo’ succedere in un match. Anche quello che non deve succedere!
Regata combattutissima. Una lotta di virate e strambate. Ci prendiamo una penalita’ nella prima poppa perche’ orziamo da sottovento ma ci eravamo ingaggiate da dietro e non potevamo orzare. Giriamo la boa di bolina un pochino dietro. Decidiamo di fare la penalita’ quando stiamo per incrociare un altro volo che scende di poppa. Mentre stiamo chiudendo la penalita’ CRASHHHHH un botto fortissimo. Non capisco cosa sia successo. Ci siamo scontrate con quelle che scendono di spi? Noooooooooo troppo semplice! Gli umpire ci sono venuti addosso!!! E non col gommone, col motoscafo duro!!! E la scotta spi gli si e’ impigliata nel motoscafo e siamo ferme che piu’ ferme non si puo’. E la barca e’ danneggiata! E la Lovell se ne sta andando felice e beata verso la boa di poppa!
TRAGEDIA!!!!!!!
Riusciamo a scastrarci dal motoscafo, finiamo il volo. Ovviamente dietro.
Siamo incavolate nere.

A terra lorenza e’ chiamata dal chief umpire perche’ il motoscafaro pazzo ha ammesso il proprio errore e forse ci fanno rifare il volo. Vado anche io in “udienza” per dare assistenza con l’inglese.
Il motoscafaro pazzo ammette il suo errore, chiede che non ci vengano addebitati i danni ma non propone di farci rifare il volo.
E quindi niente.
Guadagnamo un buco nella barca, un’ulcera in piu’ e perdiamo il volo.

Per oggi e’ andata cosi’: 5 perse 1 vinta.


Serata al circolo con l’adopt a team dinner.
Una settimana prima delle regate per raccogliere fondi avevano messo all’asta gli equipaggi. Il vincitore dell’asta ci ha vinte per una cena insieme.
Passiamo la serata in compagnia di Clare e Jack, molto carini. Presto li rivedremo qui in italia.

Baylor ciccione ha aperto la credenza, si e' arrampicato al terzo scaffale e si e' mangiato i nostri biscotti al cioccolato

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