Tuesday, October 6, 2009

settimana mondiale vegetariana
























questa e' la settimana mondiale vegetariana, vi invito a provare ad alimentarvi per qualche giorno senza carne :-)

a parte le decine di ricette mediterranee che gia' conoscete che non prevedono l'uso di carne, si possono avere un po' di spunti da dei bei siti di ricette come the italian taste, vegan blog, vegan riot

se invece non volete cimentarvi in cucina, potete provare col ristorante: un elenco dei ristoranti vegetariani della vostra citta' lo potete trovate qui, per chi ama le spezie e la cucina etnica consiglio un menu' vegetariano in un qualsiasi ristorante indiano, per chi abita in provincia di milano consiglio assolutamente il samsara (assolutamente da provare il filetto di seitan al pepe), e per chi dovesse comperare uno sgabello o una cassapanca e volesse approfittarne al ristorante dell'ikea questa settimana menu' vegetariano a € 5,90 (Tagliatelle alla Norma + Frittata di uova da galline allevate all'aperto + Yogurt + Acqua minerale) e vegano a € 5,50 (Zuppa di funghi + Riso all'orientale + Macedonia + Acqua minerale).

Go Veg, per la salute, per la bellezza e per l'ambiente!

ah che bel claim, all'armando testa sono gia' disperati per non avermi assunta! :-)

6 comments:

Eric Van Cram said...

strano, per la bellezza pensavo avresti linkato una tua fotografia...

eugenia said...

una cosa che mi sono sempre chiesta:
ma le uova perchè non rientrano nelle cose da evitare per i vegetariani? non sono un prodotto di un essere vivente quale la gallina?
Non è polemica, solo cercare di capire.
grazie :)

Anonymous said...

Credo i vegetariani si suddividano in "fondamentalisti", vale dire vegani, che non mangiano neanche i derivati animali (quindi niente uova, niente latte, ecc ecc) e altri che invece consumano senza problemi i derivati animali ma niente carne e niente pesce. Lucy, è corretto?
ciao ciao
Silvia

frappé de folie said...

La scelta di diventare vegetariani è dettata da motivazioni personali che variano a seconda della sensibilita’ individuale e visto che ogni persona e’ un mondo a se’ stante e’ per me difficile creare categorie.
Generalizzando tra chi sceglie di non mangiare piu’ carne qualcuno sceglie di non mangiare nemmeno latticini, uova e miele (ogni tipo di alimento derivato dallo sfruttamento animale), e queste persone vengono definite vegane. Semplicemente la loro sensibilita’ fa loro scegliere di evitare questi alimenti.
I vegetariani invece mangiano anche uova e latticini. Io mangio uova da allevamenti biologici e i latticini (piu’ difficile trovarli di derivazione bio) perche’ la mia motivazione ad essere vegetariana e’ che non voglio cadaveri nel piatto.
Purtroppo anche le uova e i latticini fanno parte di una catena di morte. Per quanto riguarda il discorso uova, le galline di allevamenti non biologici sono costrette a vivere in condizioni abominevoli e inimmaginabili. Negli allevamenti intensivi i pulcini vengono ammassati su dei tapis roulant di una catena di montaggio. Gli operai addetti alla catena di montaggio afferrano il pulcino e ne controllano il sesso. I maschi (improduttivi) vengono letteralmente gettati e triturati vivi. Le femmine vengono messe in gabbie (25 galline per metro quadro), gli si amputano le ali e il becco.
Le galline da allevamento biologico razzolano all'aria aperta, non sono debeccate e le loro ali non vengono tagliate. Vivono una vita felice e sana. Per la mia sensibilita’ non c’e’ niente di male nel mangiare un uovo di una gallina felice. Vorrei prima o poi tenere due galline in giardino, ma ho paura che i gatti possano commettere atti inconsulti :-)
A volte il mondo onnivoro pretende dai vegetariani la coerenza. Mi capita purtroppo di dovere comprare scarpe in pelle perche’ in Italia non e’ molto facile comprare scarpe belle non in pelle. Le borse le trovo, le cinture pure, per le scarpe e’ difficile. Puntualmente qualcuno me lo fa notare e mi dice che sono incoerente. E’ vero, lo ammetto. Sono incoerente. Nel mio mondo ideale ci sarebbe un negozio tipo mooshoes a monza, che andare a New York a fare shopping mi riesce difficile (settimana prossima pero’ ci vado!!!!!! :-)). Nella realta’ faccio il possibile, ma non riesco a fare tutto quello che bisognerebbe fare (andare ai congressi con le superga non posso proprio...).
Tutto questo per dire che non ci sono categorie ben definite, ma che le scelte alimentari dipendono dalla sensibilita’ e dalla consapevolezza dell’individuo. Che poi non e’ nemmeno del tutto vero: a volte si e’ sensibili e consapevoli, ma non si e’ pronti. Si ha solo un po’ paura del cambiamento.
Mamma mia che papiro, vedo un sacco di bolle al naso :-)

PS per Ericvancram: non c’avevo foto sottomano, non c’avevo :-P

Anonymous said...

miiii come sei profonda :o

R.

eugenia said...

grazie per la risposta "ampia" e molto chiara ;)